
Insegnante ATTENTO e Insegnante VIGILE
“Non fatemi fare il Vigile!”
L’insegnante di oggi è Attento o Vigile?
“Non fatemi fare il Vigile!” Nell’immaginario collettivo la parola “vigile” viene piu spesso associata alla figura del corpo di guardia e meno all’aggettivo. Talvolta presentata e pronunciata in modo negativo nel voler richiamare un’azione di controllo, di intervento esecutivo e autoritario.
Siamo qui quindi per ridare il giusto valore e posto a questo vocabolo, invocandone il suo perdono.
Partiamo dal significato di queste due parole:
–> Attento = “Con la mente o con i sensi esclusivamente rivolti all’azione che si compie o a ciò che si ascolta, presente. Accurato, che pone molta cura.”
–> Vigile = “Che vigila, che segue quanto avviene, e quanto può avvenire, con attenzione particolarmente desta e pronta, al fine di intervenire ed evitare un pericolo. Accorto, assiduamente attento e sollecito.”
Un insegnante deve essere attento? Certo.
Seppur ci sembra di aver scritto un’ovvietà la vita ci insegna a non dare nulla per scontato. Sicuramente conoscerai dei docenti che non si accorgono minimamente di quanto accade intorno a loro (alunni in difficoltà emotiva, mancato coinvolgimento di mezza classe nella lezione, conflitti tra compagni…). Se non ne hai ancora incontrati preoccuparti… perché potresti essere proprio tu a non avere questo tipo di attenzione.
Occhio! Siamo supereroi ma siamo anche umani: non riusciamo ad avere sempre l’attenzione su tutto e tutti e qualcosa inevitabilmente scapperà. Non facciamocene una colpa, riconosciamolo e ammettiamo con i nostri allievi di avere anche noi delle debolezze… magari proprio loro ci possono aiutare ad essere più attenti.
Un insegnante deve essere vigile? Sì.
All’occorrenza l’insegnante deve evolversi e da insegnante “Attento” passare allo stadio “AttentoPlus” ovvero Vigile. Abbiamo una responsabilità, e la fortuna dei maestri è quella di poter intervenire laddove (occhio!) è necessario per mostrarsi presenti e/o porre dei limiti. La difficoltà è sempre quella di capire quali sono i confini del mio intervento con gli alunni. Di questo ne parleremo in altra sede.
Ciò significa che non solo per essere un maestro vigile bisogna necessariamente essere attento, ma che essere attento è necessario e indispensabile se vuoi essere un maestro..
La prima domanda è: che tipo di insegnante sei?
La seconda domanda è: che tipo di insegnante diventerai?
Avanti tutta!

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Se ti ritrovi in queste parole entra a far parte di questo coraggioso equipaggio: materiali, strumenti e tanto confronto per alimentare la tua unica e straordinaria energia professionale e personale. Noi siamo pronti a salpare!
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